Il MiBACT affida la gestione amministrativa del MArRC al Direttore del Polo Museale della Calabria

 

In seguito alla sentenza del Tar del Lazio che annulla la nomina del Direttore Carmelo Malacrino al vertice del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e di alcuni direttori nominati dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali e del Turismo in altre realtà museali nazionali, si rende noto che il MiBACT ha disposto la sospensione del Direttore Malacrino dalle funzioni dirigenziali del MArRC.

Lo stesso Ministero sta provvedendo a interporre appello davanti al Consiglio di Stato, anche al fine dell’immediata sospensione cautelare della sentenza.

In attesa degli esiti della vicenda, la sola azione amministrativa è stata affidata al Direttore del Polo museale della Calabria, dottoressa Angela Acordon.

Voglio innanzitutto ringraziare tutto il personale del Museo e tutti coloro che hanno contribuito al lavoro straordinario ed egregio svolto fino a questo momento – commenta il Direttore Malacrino. Resto fiducioso negli esiti del procedimento al Consiglio di Stato. Fermo restando il rispetto della legge e delle decisioni dei giudici amministrativi, resta l’amarezza per l’impossibilità da oggi di portare avanti la programmazione scientifica e culturale di valorizzazione del patrimonio artistico e archeologico della Calabria e del Museo. Necessariamente, infatti, resta bloccata la programmazione, già avviata, dell’offerta estiva. Una mostra temporanea doveva essere inaugurata già sabato e due grandi mostre erano già state inserite in calendario per i mesi estivi, con importanti prestiti da collezioni e altre realtà museali. Altri eventi erano in definizione per poter aprire la terrazza panoramica al pubblico. Purtroppo anche altre attività subiranno dei rallentamenti. Un particolare impegno è stato profuso per poter aprire la biblioteca al pubblico, con arredi e nuove dotazioni bibliografiche. E ancora il riordino dei materiali dei depositi e la loro reinventerazione, nonché la realizzazione di un laboratorio di grafica e documentazione per gli archivi e i depositi, con un investimento di oltre 50.000 euro.

Posso dirmi soddisfatto da quanto svolto fino ad oggi – conclude Malacrino – sono sicuro che il MArRC continuerà ad operare ai massimi livelli nell’interesse dello sviluppo economico e turistico della città di Reggio Calabria e del Mezzogiorno”.

La bufera che ha travolto il Museo indigna tutto il personale del MarRC, il cui lavoro è stato portato avanti da due anni a questa parte sotto la direzione del dottor Carmelo Malacrino con enormi sacrifici e spirito di squadra.

L’orgoglio di investire risorse ed energie lavorative per obiettivi non solo di “business”, ma soprattutto in termini di offerta culturale e valorizzazione di un patrimonio che appartiene a tutta la città e alla Calabria  è la cifra che accomuna tutti i dipendenti del Museo.

Un percorso tutto in salita, partendo da zero, in cui nessuno ha “mollato” – anche nei momenti più difficili – per non travolgere i compagni di cordata.

Tutto il personale del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, nel pieno rispetto della Sentenza del Tar del Lazio, esprime unanime vicinanza al suo Direttore e, confidando nella giustizia del Consiglio di Stato, auspica una decisione che non vanifichi l’enorme lavoro fatto e gli straordinari risultati conseguiti fino ad oggi.

Anche Yes Calabria esprime vicinanza al Direttore Malacrino.