Amarelli e Madeo alla Fattoria italiana Contadina di Eataly

La liquirizia e i salumi calabresi alla Disneyland del cibo che sorgerà a Bologna

Ci sarà anche tanta Calabria nel primo Parco italiano dedicato completamente al food. Nella Fattoria Italiana Contadina di Eataly confluiranno alcune delle aziende più prestigiose dell’enogastronomia italiana, e tra questi la storica fabbrica di liquirizia Amarelli e l’azienda di salumi Madeo.

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La presentazione del progetto

Pensata per raccogliere il testimone dalla grande esperienza dell’Expo di Milano, che volge al termine in questi giorni, FICO Eataly World – così sarà più comunemente chiamata – sorgerà nell’area dell’attuale Centro Agroalimentare di Bologna (CAAB) e racchiuderà in un logo unico la produzione del cibo italiano, dal campo fino alla forchetta. Una “nuova Disneyland del cibo” – così l’ha definita il patron Oscar Farinetti nel corso della presentazione all’Expo di Milano nei giorni scorsi – dove grandi e piccole imprese, aziende celebri, start up di giovani e consorzi realizzeranno dal vivo, in piccoli laboratori, i più importanti prodotti della tradizione made in Italy, rappresentandone le filiere: latte e animali, cereali, ortofrutta, bevande e condimenti, dolci. Oltre 40 le aziende coinvolte fino a questo momento, tra cui figurano marchi come Lavazza, Venchi, Granarolo e tanti altri, con la supervisione dello chef Massimo Bottura; il tutto in una struttura di 80 mila metri quadri che ospiterà anche il più grande impianto fotovoltaico d’Europa.

Amarelli gestirà un laboratorio dove si illustrerà ai visitatori il processo di trasformazione della liquirizia, ma rappresenterà anche tutta l’industria dolciaria italiana. In questa nuova vetrina internazionale non potevano mancare anche i salumi calabresi, che saranno presentati dall’azienda cosentina Madeo.

FICO sarà aperto tra la fine del 2016 e i primi mesi del 2017. Si stimano circa 6 milioni di visitatori all’anno e un indotto di 3 mila lavoratori, per un parco pensato come “luogo di educazione alimentare e di educazione al buon gusto”.