L’agroalimentare made in Calabria piace all’estero. Lo si apprende dalla nota che anticipa i dati del Rapporto Sud del Sole 24 Ore, in uscita oggi, venerdì 14 ottobre, nelle regioni del Meridione.
Se la Sicilia e la Puglia si posizionano sul podio per potenziale solare e eolico (dati dello studio condotto da The European House Ambrosetti con l’A2A) e la scienza rappresenta un’opportunità di sviluppo per Benevento (test vaiolo delle scimmie) e Matera (progetto di monitoraggio della spazzatura nello spazio), la Calabria vola con le sue eccellenze alimentari, conquistando diversi mercati, non solo europei.
“L’export del settore rappresenta il 60% delle esportazioni regionali – rilevano i dati del Rapporto – E nei primi mesi di quest’anno ha registrato un incremento del 36% rispetto ai dati del periodo pre-Covid”.
A guidare la crescita, le filiere corte e le produzioni biologiche, dalla nduja alla patata della Sila.
Protagonista indiscussa delle cucine, anche stellate, la cipolla rossa di Tropea: “certificata Igp dal 2008, in più di 10 anni ha quasi decuplicato la produzione raggiungendo un volume d’affari di 30 milioni”.
Anche l’olio resiste alla crisi. Secondo il Rapporto: “il 2021 è stata un’ottima annata: export al 20% verso Germania, Austria, Svizzera, Canada e Usa”.